Colliders / 2008 – 2010
The 20th century vigorously expanded the concept of artwork. I am convinced that in the near future the enclosure surrounding what may be defined as a “work of art” will become still more all-embracing, to the point of welcoming creations produced by the most extreme human technical-scientific skills, albeit with no aesthetic ambition or concessions to design. Set on the horizon is my project “Colliders”, a photographic documentation of particle accelerators.
“Colliders” is a photographic elegy on the refinement of machines and technology, conducted in the light of shrill colours that often recall a reproduction of the typically flat unreality of cartoon.
Colliders / 2008 – 2010
Il secolo breve ha già vigorosamente dilatato il concetto di opera d’arte. Sono convinto che nel futuro prossimo il recinto che comprende ciò che può essere definito “opera d’arte” sia destinato a diventare ulteriormente inclusivo, fino ad accogliere anche alcuni manufatti prodotti dalla più estrema abilità tecnico-scientifica umana, benché privi di originarie ambizioni estetiche o di concessioni al design. In questo orizzonte, è nato Colliders, il mio progetto di documentazione fotografica degli acceleratori di particelle.
Colliders è un’elegia fotografica sulla raffinatezza delle macchine e della tecnologia, condotta sul filo di colori brillanti che occhieggiano spesso a una riproduzione della piatta irrealtà propria dei cartoons.